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Secondo l’Ufficio Geologico degli Stati Uniti (USGS), l’epicentro del terremoto si trovava a circa 111 chilometri a est di Petropavlovsk-Kamchatskij a una profondità di 39,5 chilometri.

Il governatore regionale, Vladimir Solodov, ha annunciato sul suo canale Telegram che, dopo il forte terremoto lungo la costa orientale della penisola, in Kamčatka è stata dichiarata l’allerta tsunami.

Secondo i calcoli del Ministero regionale per le Situazioni di Emergenza, nei centri abitati l’altezza delle onde non dovrebbe superare "26 centimetri nel distretto municipale di Aleut, 37 centimetri nel distretto municipale di Ust-Kamčatskij e 9 centimetri nel distretto urbano di Petropavlovsk-Kamchatskij". Le onde più alte, fino a 120 centimetri, potrebbero verificarsi nella zona di Capo Majachny e della spiaggia di Khalaktyrsky.

Ai residenti è stato chiesto di allontanarsi dalla costa. Alle navi nelle acque costiere è stato consigliato "di uscire oltre l’isobata dei 50 metri, muovendosi perpendicolarmente alla linea costiera verso l’oceano".

Il governatore ha invitato i cittadini a mantenere la calma e a prestare attenzione alle informazioni provenienti dalle fonti ufficiali.

La direttrice della stazione sismica di Yuzhno-Sakhalinsk, Elena Semenova, ha dichiarato che è stata emessa un’allerta tsunami anche nella regione di Severo-Kurilskij. Secondo la direzione principale del Ministero per le Situazioni di Emergenza della regione di Sakhalin, un’onda alta fino a 0,5 metri dovrebbe raggiungere alle 15:07 le isole Paramushir e Shumshu.

Sabato si è verificato un terremoto di magnitudo 6,3 (secondo altre fonti 7,7) al largo della costa orientale della Kamčatka, e le scosse sono state avvertite nei centri abitati della penisola. Secondo il servizio geofisico, l’epicentro si trovava a 123 chilometri da Petropavlovsk-Kamchatskij. L’ipocentro del terremoto era a una profondità di 46,8 chilometri.