Club di calcio norvegese vince la causa contro la UEFA
Oslo, 8 aprile (Hibya) – Il club norvegese SK Brann ha ottenuto una vittoria in nome della libertà di espressione domenica, quando il Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) ha stabilito che non è tenuto a pagare la multa imposta dalla UEFA per i cori dei tifosi “UEFA Mafia” e per gli striscioni con lo stesso messaggio.
L’organo di governo del calcio europeo aveva inflitto al Brann una multa di 5.000 euro per “messaggi provocatori e offensivi” durante una partita della Champions League femminile, respingendo il ricorso presentato dal club nel marzo dello scorso anno.
Il Brann era stato sanzionato anche per un altro episodio e si era rivolto al CAS, che ha affermato che i regolamenti UEFA devono essere interpretati alla luce dei diritti umani fondamentali, come la libertà di espressione.
Il presidente del Brann, Aslak Sverdrup, ha dichiarato di essere molto soddisfatto della decisione del CAS: “Non capita tutti i giorni che un club norvegese rappresenti tutto il calcio europeo, ma oggi lo stiamo facendo. In un mondo in cui la libertà di parola è sotto attacco, questa è una decisione importante e giusta.”
Il Brann ha annunciato che le decisioni del comitato disciplinare e del comitato d’appello della UEFA sono state annullate.
In una dichiarazione, la UEFA ha affermato: “Nel caso in questione, il CAS non ha in alcun modo confermato che la libertà di espressione possa giustificare l’uso di espressioni offensive da parte dei ‘tifosi’.”
“Inoltre, il CAS ha confermato che la UEFA ha un legittimo interesse regolamentare a garantire la sicurezza pubblica e a prevenire disordini o comportamenti inappropriati durante una partita di calcio.”
“Gli organi disciplinari della UEFA continueranno ad applicare la politica di tolleranza zero nei confronti dei comportamenti inappropriati per garantire che le partite si svolgano senza violenza, razzismo o insulti.”
Italy News Agency Notizia 24