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In una dichiarazione pubblicata mercoledì che annunciava la decisione, il governo di Hong Kong ha fatto riferimento alla decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di eliminare la cosiddetta esenzione minimis per i prodotti inviati dalla città verso gli Stati Uniti. Questa esenzione si applicava agli invii internazionali dal valore di 800 dollari o inferiore in ingresso negli Stati Uniti.

Il governo ha dichiarato che il servizio postale Hongkong Post cesserà immediatamente di accettare pacchi inviati via mare e, a partire dal 27 aprile, smetterà di accettare pacchi inviati via aerea. Solo gli articoli postali contenenti documenti, come le lettere, non saranno interessati.

Questo atto di rappresaglia significa che le aziende e i privati a Hong Kong dovranno pagare a corrieri privati come FedEx e DHL per la consegna dei loro pacchi, il che comporterà costi aggiuntivi per i consumatori, oltre alle tasse statunitensi.

All'inizio di questo mese, Trump ha firmato un ordine esecutivo che aumenta le tariffe sui prodotti dal valore di 800 dollari o meno inviati dalla Cina, compreso Hong Kong, affermando che questi prodotti venivano utilizzati dai rivenditori per evitare le imposte sulle importazioni e i controlli doganali.

Inizialmente, si prevedeva che l’esenzione venisse eliminata e che questi prodotti sarebbero stati soggetti a tariffe del 30% a partire dal 2 maggio. Tuttavia, l’ultimo ordine esecutivo di Trump ha aumentato le tariffe al 120%.

La città cinese semi-autonoma è da tempo conosciuta come un porto di commercio internazionale libero e aperto, che non applica tariffe minime sulle importazioni né imposte sulle vendite. Precedentemente aveva uno status commerciale speciale con gli Stati Uniti, che consentiva ai prodotti provenienti dalla città di beneficiare di dazi doganali inferiori e di un processo doganale separato rispetto ai prodotti provenienti dalla Cina continentale.