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Domenica, Bessent ha dichiarato al programma "This Week" di ABC News: "Ho interagito con i miei omologhi cinesi, ma principalmente su temi tradizionali come la stabilità finanziaria e gli allarmi economici globali precoci," spiegando di aver parlato con i cinesi durante le riunioni del Fondo Monetario Internazionale a Washington. "Non so se il presidente Trump abbia incontrato il presidente Xi," ha aggiunto.

Venerdì, Donald Trump ha affermato, in un'intervista durante il suo viaggio a Roma per i funerali di Papa Francesco, che i negoziati sui dazi con la Cina erano ancora in corso, ma il ministero degli Esteri cinese ha successivamente smentito questa affermazione, dichiarando che gli Stati Uniti "devono smettere di creare confusione."

Il giorno successivo, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha dichiarato che Pechino stava rispettando le regole internazionali sui dazi imposti dagli Stati Uniti e avrebbe cercato solidarietà con altri paesi.

Parlando a una riunione regionale in Kazakistan, Wang ha detto: "Alcuni paesi rimangono attaccati alle proprie priorità, esercitano pressioni coercitive e provocano guerre commerciali senza motivo, mostrando estremo egoismo."

Domenica, Bessent ha cercato di chiarire i segnali contrastanti sui progressi compiuti per attenuare una guerra commerciale che minaccia la crescita globale.

"I cinesi vedranno che questo livello elevato di dazi non è sostenibile per le loro imprese," ha detto, aggiungendo che la negazione dei negoziati da parte di Pechino era destinata a un pubblico interno.

Bessent ha detto: "Penso che stiano parlando a un pubblico diverso. Abbiamo un processo ben definito e, ancora una volta, credo che questi dazi cinesi non siano sostenibili."

"Il primo passo sarà alleviare la tensione che i cinesi devono percepire. Poi, penso che si possa raggiungere un accordo di principio su 17 o 18 importanti accordi commerciali in corso di negoziazione."

Tuttavia, Bessent ha avvertito che "un accordo commerciale potrebbe richiedere mesi" e ha osservato che i negoziati con altri importanti partner commerciali statunitensi stanno procedendo bene. "Alcuni di questi, in particolare quelli con i paesi asiatici, stanno procedendo molto bene," ha detto, lodando la strategia negoziale di Trump.

"Nella teoria dei giochi, questo si chiama incertezza strategica," ha detto. "Non si dice all'altra parte dove si vuole arrivare. E nessuno crea una leva migliore del presidente Trump."