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Oggi, anche in Svezia, poche persone conoscono la catena di hamburger "Clock", che era interamente gestita dallo Stato.

La tendenza del fast food ha iniziato a diffondersi in Svezia negli anni '70.

Catene americane come McDonald's si stavano espandendo nella regione, mentre la catena svedese Max stava guadagnando notorietà nel nord, nella regione di Norrland.

In quel periodo, lo Stato svedese possedeva un’azienda di ristorazione chiamata Sara, che voleva imporsi nel settore e investiva pesantemente negli hamburger.

Per creare una catena di hamburger competitiva, l’azienda statale ha adottato metodi insoliti: due persone sono state inviate negli Stati Uniti per lavorare da McDonald's.

Sulla base delle informazioni inviate dagli Stati Uniti, la società ha sviluppato la catena "Clock". L'ascesa e il declino di questa catena sono ora raccontati nel documentario "Clock – Socialist Burgers Inc.".

Il manager di Sara all’epoca, Ake Björk, ha dichiarato: "Probabilmente sono rimasti lì per quattro o cinque mesi".

Negli anni '80, quando la Svezia ha iniziato a privatizzare le aziende pubbliche, Clock è stata venduta a una società privata. Senza il sostegno del governo e con la crescente concorrenza di McDonald's e Burger King, la catena ha iniziato a perdere visibilità, si è indebolita negli anni '90 e infine è stata chiusa.