Deniz polisinden Adalar çevresinde 'deniz taksi' denetimi

La direttiva mira a prevenire la concorrenza sleale e l’indebolimento del mercato del lavoro, garantendo che gli autisti assunti in paesi a basso reddito dell’UE, come la Bulgaria, ma che lavorano nei paesi dell’Europa occidentale, siano soggetti alle stesse regole (inclusa la retribuzione) dei lavoratori locali.

La Commissione Europea ha dichiarato: «Il ritardo nel recepimento della direttiva crea difficoltà nel garantire una retribuzione equa per i conducenti, una corretta applicazione delle regole e un’operatività degli operatori in un quadro giuridico chiaro.»

Con questo caso, il numero di procedimenti contro la Bulgaria portati dalla Commissione davanti alla Corte di Giustizia dell’UE sale a cinque quest’anno, dopo sei nel 2024 e sette nel 2023.

La Bulgaria ha due mesi di tempo per affrontare le preoccupazioni sollevate dalla Commissione; in caso contrario, la Commissione può accelerare la procedura presentando un parere motivato.

Italy News Agency Notizia 24

 

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