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Sybiha ha definito gli ultimi attacchi russi contro le città ucraine « la più pericolosa escalation della guerra ».

Ha riferito che durante la notte sono stati lanciati oltre 800 missili e droni, che civili sono stati uccisi e feriti e che infrastrutture civili a Kiev, Odessa, Kremenčuk, Kherson, Zaporižžja e altre città sono state danneggiate.

Il ministro ha sottolineato che per la prima volta dall’inizio dell’invasione su vasta scala la Russia ha danneggiato un edificio governativo a Kiev.

Definendo questa situazione « una grave escalation », Sybiha ha affermato: « La più grande ipocrisia è che questi attacchi avvengono in un periodo in cui gli sforzi di pace del presidente Trump si intensificano ».

Sybiha ha dichiarato che Mosca sceglie il terrore invece della diplomazia e ha invitato gli alleati a imporre dure sanzioni contro la Russia e a rafforzare immediatamente la difesa aerea ucraina.

« La macchina da guerra russa si regge sui proventi di petrolio e gas. Tagliare queste risorse è l’unico modo per fermare l’escalation del terrore. Aspettare non è una soluzione, bisogna agire ora », ha detto Sybiha.