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L’ordine firmato da Trump la scorsa settimana limita l’ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di Afghanistan, Myanmar, Ciad, Congo-Brazzaville, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen.

I cittadini di altri sette paesi — Burundi, Cuba, Laos, Sierra Leone, Togo, Turkmenistan e Venezuela — saranno soggetti a restrizioni di viaggio parziali.

Il presidente degli Stati Uniti ha affermato che l’elenco potrebbe essere rivisto se si verificano “miglioramenti sostanziali” e che altri paesi potrebbero essere aggiunti “man mano che emergono minacce globali”.