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Il presidente Zelensky ha dichiarato che i colloqui con il cardinale Parolin si sono concentrati soprattutto sul percorso verso una pace giusta e duratura e sugli sforzi dell'Ucraina, degli Stati Uniti e dell'Europa per stabilire un cessate il fuoco completo e incondizionato.

Zelensky ha espresso gratitudine per il sostegno al diritto dell'Ucraina all'autodifesa e al principio secondo cui le condizioni di pace non possono essere imposte al paese vittima, affermando:

«Confidiamo che la Santa Sede continuerà ad aiutarci a unire gli sforzi internazionali per raggiungere la pace, riportare a casa i bambini ucraini deportati dalla Russia e liberare i prigionieri.»