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La crescente resa dei conti tra i due ex alleati, allontanatisi dopo che la Greene ha iniziato a criticare Trump su vari fronti, si è trasformata in uno scambio di colpi sempre più complicato, proprio mentre la controversia intorno a Epstein torna al centro del dibattito a Washington.

In un post sui social media, Trump ha scritto: «Ritiro il sostegno e l’endorsement che ho dato alla “membro del Congresso” Marjorie Taylor Greene», aggiungendo che la Greene, che corre per la rielezione nel 2026, «si è spostata verso l’Estrema Sinistra».

Trump ha proseguito: «Ha detto a molte persone quanto le dispiaccia che io non risponda più alle sue telefonate, ma con 219 membri del Congresso, 53 senatori statunitensi, 24 membri di gabinetto, quasi 200 Paesi e il tentativo di condurre una vita almeno in parte normale, non posso rispondere ogni giorno alla chiamata di un pazzo furioso.»

Negli ultimi settimane, la Greene aveva avvertito apertamente che Trump si stava concentrando troppo sulla politica estera e non stava promuovendo a sufficienza la sua agenda interna nel Paese, portando il suo messaggio su emittenti come CNN e “The View” di ABC. Eletta al Congresso nel 2021, la Greene è stata fino a poco tempo fa una fervente e schietta sostenitrice di Trump.

Venerdì, rispondendo a Trump sui social media, la Greene ha scritto: «Ovviamente si sta comportando in modo così duro con me per farmi diventare un monito e spaventare tutti gli altri repubblicani prima del voto della prossima settimana sulla pubblicazione dei dossier Epstein.»