Deniz polisinden Adalar çevresinde 'deniz taksi' denetimi

L’agenzia anticorruzione ha affermato che l’operatore statale dell’energia nucleare, Energoatom, avrebbe ricevuto pagamenti illegali compresi tra il 10 e il 15 %.

L’Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina (NABU) ha dichiarato lunedì di condurre un’indagine approfondita sul settore energetico del paese in relazione a presunti casi di tangenti nei rapporti commerciali con Energoatom.

L’agenzia, indipendente dal governo, sostiene che siano coinvolti diversi alti funzionari. I media ucraini hanno rivelato che uno di questi sarebbe l’uomo d’affari e socio di Zelensky, Timur Mindich.

Secondo quanto riportato, Mindich sarebbe fuggito all’estero poche ore prima che gli investigatori perquisissero il suo appartamento a Kiev. È co-proprietario della società di produzione Kvartal 95, fondata da Zelensky prima della sua presidenza.

Il NABU ha affermato che diverse persone hanno formato un gruppo criminale e creato un «ampio piano di corruzione» per influenzare le imprese strategiche del settore pubblico, in particolare Energoatom. Secondo l’ufficio, queste persone costringevano i partner commerciali dell’azienda a pagare tangenti tra il 10 e il 15 % per evitare ritardi nei pagamenti o la perdita dello status di fornitore.

Un alto funzionario dell’ufficio di Zelensky, rispondendo a una domanda su Mindich, ha dichiarato che il governo ucraino «sostiene tutte le azioni che mirano a eliminare la corruzione» e che le prove raccolte dal NABU e da altre istituzioni indipendenti dovrebbero essere valutate in tribunale.

Il caso mette in evidenza le tensioni di lunga data tra l’amministrazione Zelensky e le principali istituzioni anticorruzione del paese. A luglio, Zelensky ha firmato una legge controversa che ha ridotto i poteri del NABU e della procura anticorruzione specializzata.

La decisione ha provocato le prime grandi proteste contro il suo governo: migliaia di manifestanti si sono riuniti davanti all’ufficio presidenziale di Kiev con cartelli che recitavano “Vergogna” e “Veta la legge”.

Sotto la pressione dell’opinione pubblica e degli alleati europei, Zelensky ha fatto marcia indietro. È stata approvata rapidamente una nuova legge che ha restituito i poteri alle istituzioni anticorruzione, garantendone apparentemente l’indipendenza.

Italy News Agency Notizia 24

 

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