Deniz polisinden Adalar çevresinde 'deniz taksi' denetimi

Considerata una delle “superstar MAGA” di Trump nella politica statunitense, Greene ha pubblicato un messaggio video sui social media in cui ha dichiarato che lascerà il Congresso il 5 gennaio 2026.

La repubblicana Greene è stata una delle più leali sostenitrici di Trump al Congresso, ma le sue incessanti richieste di rendere pubblici i dossier relativi al criminale sessuale Jeffrey Epstein, morto in carcere, hanno portato a un duro scontro pubblico con il presidente, che da allora la definisce una “traditrice”.

Nel video, Greene ha affermato: «Rifiuto di essere la ‘moglie maltrattata’ che spera che tutto passi e migliori da sé.»

Greene ha dichiarato inoltre: «Non voglio che il presidente per cui abbiamo tutti combattuto debba sopportare una primaria spietata e carica di odio contro di me. Dovrei combattere per vincere le elezioni, mentre i repubblicani probabilmente perderanno le elezioni di metà mandato.»

Trump, che aveva minacciato di sostenere un rivale repubblicano per spodestare Greene, ha definito le sue dimissioni, in un’intervista alla ABC News, “una notizia fantastica per il Paese”.

Greene è stata tra le voci più insistenti a chiedere la pubblicazione dei documenti relativi a Epstein, una questione che un tempo univa Trump e la sua base, ma che ora è diventata profondamente divisiva.

Per mesi Trump ha sostenuto che questa vicenda non fosse altro che una distrazione inventata dai suoi avversari politici per distogliere l’attenzione dai successi della sua amministrazione.

Nella sua lettera di dimissioni, Greene ha scritto: «Difendere le donne americane che sono state stuprate a 14 anni, vittime della tratta di esseri umani e sfruttate da uomini ricchi e potenti, non dovrebbe portare il presidente degli Stati Uniti, per cui ho combattuto, a etichettarmi come traditrice e a minacciarmi.»

Italy News Agency Notizia 24

 

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