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Secondo l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), 3I/ATLAS, il terzo oggetto interstellare mai registrato, si avvicinerà alla Terra fino a un massimo di 269 milioni di chilometri. Questa distanza è quasi il doppio della distanza media tra la Terra e il Sole.

Gli scienziati affermano che 3I/ATLAS, durante il suo passaggio nel Sistema Solare interno, non rappresenta alcun pericolo per la Terra o per gli altri pianeti.

Le caratteristiche insolite e l’orbita della cometa, avvistata per la prima volta il 1° luglio dal telescopio Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (ATLAS) nella città cilena di Río Hurtado, hanno suscitato grande entusiasmo su internet e dato origine a diverse teorie, compresa quella secondo cui sarebbe stata inviata dagli alieni.

Le comete interstellari sono estremamente rare e vengono descritte come veri elementi “esteri” della nostra galassia, portatrici di indizi su come si sono formati mondi ben oltre il Sistema Solare.

Le prime immagini di una cometa interstellare osservata ai raggi X hanno rivelato un diffuso bagliore X attorno al nucleo della cometa e hanno fatto luce su un mistero di lunga data: se le comete interstellari brillano ai raggi X come le comete del Sistema Solare.

Per gli osservatori del cielo, l’orbita di 3I/ATLAS fa sì che non si avvicini abbastanza alla Terra da essere visibile a occhio nudo.

Secondo una nota dell’ESA, alla massima vicinanza 3I/ATLAS sarà osservabile nel cielo prima dell’alba anche con un piccolo telescopio. Secondo la NASA, resterà osservabile fino alla primavera del 2026 e apparirà come una stella leggermente più luminosa.

Nel comunicato si legge: «La posizione esatta di 3I/ATLAS può essere vista in tempo reale sulla mappa interattiva dell’ESA. L’avvicinamento di 3I/ATLAS potrà essere seguito anche nella diretta gratuita offerta dal Virtual Telescope Project. Se le condizioni meteo lo consentiranno, la diretta inizierà il 19 dicembre alle 05:00 CET (07:00 ora turca)».