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Allo stesso tempo, il greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) è stato scambiato a 57,9 dollari al barile e si dirige anch’esso verso il più forte calo annuo dal 2020.

Gli investitori stanno seguendo la prossima riunione dell’OPEC+, gli sviluppi geopolitici e il rapporto sulle scorte di petrolio negli Stati Uniti.

I fattori geopolitici continuano a sostenere i prezzi, tra cui il blocco delle spedizioni di petrolio venezuelano da parte degli Stati Uniti, la nuova instabilità in Medio Oriente e la persistente incertezza su un possibile accordo di pace tra Russia e Ucraina.