Deniz polisinden Adalar çevresinde 'deniz taksi' denetimi

Il direttore generale dell’OMS, Ghebreyesus, ha riferito che l’ultima analisi della Classificazione Integrata delle Fasi della Sicurezza Alimentare (IPC) su Gaza conferma che, dopo il cessate il fuoco raggiunto in ottobre e il miglioramento dell’accesso umanitario e commerciale, nessuna parte della Striscia di Gaza è attualmente classificata come in condizioni di carestia.

Sottolineando che questo sviluppo positivo è estremamente fragile, Ghebreyesus ha affermato: «La popolazione continua ad affrontare gravi difficoltà a causa della diffusa distruzione delle infrastrutture, del collasso dei mezzi di sussistenza e della produzione alimentare locale, nonché delle restrizioni alle attività umanitarie.»

Ghebreyesus ha dichiarato che entro aprile 2026 si prevede che oltre 100 mila bambini e 37 mila donne in gravidanza e in allattamento continueranno a essere colpiti da malnutrizione acuta, aggiungendo: «Allo stesso tempo, solo il 50% delle strutture sanitarie a Gaza è parzialmente operativo e deve far fronte a gravi carenze di forniture e attrezzature mediche essenziali, la maggior parte delle quali è classificata come ‘a duplice uso’ ed è soggetta a complesse procedure di ingresso e restrizioni.»

Ghebreyesus ha lanciato un appello per l’approvazione urgente e accelerata e l’autorizzazione all’ingresso a Gaza di forniture mediche essenziali, attrezzature e strutture ospedaliere prefabbricate, al fine di ampliare i servizi salvavita e l’accesso alle cure.

Italy News Agency Notizia 24

 

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